27 gennaio 2014
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Ciao!
RispondiEliminami verrebbe voglia di pianegre..ma in nome di chi questa vita l'ha persa così follemente...abbiamo il dovere di essere forti. di dare un senso a questa vita che abbiamo il dono di vivere. e dobbiamo farlo con tutto l'entusiasmo, il coraggio e la gioia che merita...Dobbiamo riappropiarci della consapevolezza che la Vita non è "scontata".
RispondiEliminaGrazie Paolina per queste tue care parole.
Eliminati abbraccio forte
Lisa
Mi unisco al tuo pensiero, complimenti e grazie per questo post. Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie a te di esser passata a trovarmi!
Eliminaun abbraccio forte
Lisa
La ferocia del genere umano sa non avere limiti e queste testimonianze ne sono la dimostrazione.
RispondiEliminae questo mi fa una gran paura... perché lo vediamo tutti i giorni...è cambiato poco o nulla e l'uomo non ha voluto trarre nessun insegnamento dal passato...purtroppo..
Eliminagrazie Princi perle tue parole.
un abbraccione
Lisa
E' un pugno allo stomaco ogni volta . La cosa che mi spaventa di più, è che gli uomini sono figli delle donne:isegnate al genere maschile la parte femminile.laura
RispondiEliminaCara Laura, grazie di esserti fermata qui e di avermi lasciato il tuo commento.
Eliminaun caro saluto
Lisa
Ogni volta che sento parlare delle atrocità compiute in quel periodo mi chiedo quanto abbiano sofferto quelle povere persone, a cui è stato tolto tutto, che hanno patito freddo, fame, dolori e violenze senza sapere se sarebbero mai terminate. Non è come sparare una pallottola in testa, qui la malvagità perversa di quegli uomini e donne godeva del terrore, godeva mentre quei bambini soffrivano, godeva mentre si prendevano gioco di loro e della loro innocenza.... NON ESISTE PERDONO per chi ha compiuto Questi massacri, e quegli idioti che ancora oggi inneggiano al nazismo ed al führer meriterebbero una pena esemplare... Non si può dimenticare e non si può perdonare! Grazie per QUesto post tesoro, fa soffrire, ma è giusto ricordare!
RispondiEliminaGrazie a te cara Ale mia... mi son chiesta se facevo bene, un post così lontano dai soliti, ma questo è il mio sentire, e non solo oggi che ricordiamo cosa è stato... purtroppo ( o per fortuna) la cosa è talmente parte di me ( io non sono ebrea, ma non vedo distinzione), che sento il dovere di dire, di ricordare e mi stupisco ogni volta, come te, difronte a tutto questo. Ma legegndo impari l'amore. Leggi i diari di Etty Hillesum, vedrai che tornerai a parlarmene. ti abbraccio forte,
Eliminaciao amore
Lisa
Lascia sempre senza parole la follia omicida , in nome di chissà quale ideale , la razza pura , la protezione della specie......ci scandalizziamo , giustamente, per ciò che avvenne 70 anni fa e pensare che in certi paesi queste cose esistono ancora , ci sono governi che vietano la libertà , di espressione , la libertà di religione , la libertà di sentirsi il vento nei capelli per le giovani donne in erba , io non faccio politica , non mi interessa , purtroppo vedo che l'uomo non ha imparato dai propri errori , ci sono paesi dove chi ha una religione diversa e difende il proprio credo viene emarginato come i bimbi ebrei 70 anni fa , a volte imprigionato , a volte ucciso barbaramente !!! Questa non è un'umanità che ha imparato perchè, sotto sotto certi atti criminali , che come allora non vengono diffusi , esistono ancora......purtroppo
RispondiEliminaPiera
Cara Piera, grazie per queste tue parole, che condivido dalla prima all'ultima, si non occorre andare così indietro, guardiamo ai bambini soldato, alle tante infanzie negate ancora oggi... non c'è da star allegri, c'è da sperare che qualcosa arrivi, che dal passato si possa imparare.
Eliminagrazie ancora del tuo pensiero,
un abbraccio forte
Lisa
Non ci sono parole, ogni volta rivedere queste atrocità fa tremare l'anima... è impensabile quello che di tragico può fare l'uomo... mi unisco al tuo pensiero. un bacio
RispondiEliminaCara Pamela, sono io che ringrazio te per avermi lasciato le tue parole. Un piccolo post come questo non può far molto, ma è doveroso sapere, è doveroso tramandare e raccontare. Fin che c'è memoria, c'è la speranza che non si ripeta. E' un po' utopico come pensiero ma io voglio crederci...
Eliminati abbraccio forte
ciao tesoro
Lisa
Ho studiato nei tempi della scuola questi racconti, le storie vere da testimonianze lasciate nei libri e nei racconti a chi avuto la forza di raccontarlo dopo averlo vissuto..mi ricordo del libro racconto di Anne Frank una ragazza ebrea, che durante la Seconda Guerra Mondiale è costretta a nascondersi per sfuggire ai nazisti. Durante la clandestinità nell’Alloggio segreto - la casa sul retro in Prinsengracht - tiene un diario. Anne e i suoi compagni di clandestinità sono scoperti e deportati nei campi di concentramento. Degli otto ex inquilini dell’Alloggio segreto soltanto il padre di Anne, Otto Frank, sopravvive. Questo racconto mi ha sempre lasciato inerme, vuota, triste,pensierosa del domani è di quello che oggi siamo nonostante la storia abbia insegnato..difronte a questa ragazzina io mi sentivo l'anima appesantita, immaginando come poteva essere l'inverosimile vero è reale..Noi che oggi abbiamo la libertà che tutto sia possibile e nulla ci vien tolto..ma che in fondo guardando bene è solo un appannare i nostri occhi..spero che non accadi mai quel ritorno..sarebbe difficile capire.. noi che di libertà non sappiamo apprezzare e capire che difronte alle discriminalità qualunque, servirebbe alzare il diritto di difendersi e difendere chi non riesce è non può farlo..grazie..è utile ricordare! Un abbraccio..di forza!
RispondiEliminaCara Piera, grazie infinite per queste tue parole....io sono stata nel rifugio segreto della famiglia Frank in Olanda...camminare in quelle stanze, vedere coi miei occhi quel che aveva potuto vedere Anne, mi ha sconvolto. C'è una foto del papà, che poi ho comprato giù al bookstore, che dice tutto il suo dolore..se avrai occasione di visitare Amsterdam, non mancare di andare a salutare Anne...
Eliminati abbraccio forte, ancora grazie
Lisa
Lisa il nonno di mio marito e' stato tanti anni in campo di concentramento ed è stato uno dei fortunati che riuscì a fuggire. I suoi racconti facevano rabbrividire, sembravano quasi "impossibili" e invece come dici tu era proprio così. Mio papà era bambino durante la guerra e ante volte mi ha raccontato episodi che ti fanno piangere il cuore .....portava da mangiare insieme a suo papà alle persone in attesa di essere portate in campo di concentramento.....ovviamente di nascosto......ha nascosto in casa diverse volte persone che ricercavano..... I miei figli hanno sentito questi racconti .....è giusto che sappiano! Non deve succedere mai più!
RispondiEliminaUn bellissimo post il tuo .....per non dimenticare mai
Baci
Elena
Oh Elena, cosa mi racconti.. grazie.. vedi mi hai fatto tornare in mente mio nonno materno, anche lui deportato in Germania, in un campo di lavoro, non di sterminio, come prigioniero di guerra dopo l'armistizio... ho conservato le sue lettere, quelle che inviava alla nonna...vedi tutto questo, i racconti che abbiamo potuto ascoltare non vanno dimenticati, ma proposti ai nostri ragazzi perche possano a loro volta capire ciò che è significato. Accidenti quante storie...un giorno vengo ad ascoltare il tuo babbo!
EliminaGrazie Elena,
un bacione
Lisa
Grazie ad Alessandra perchè non avevo letto questo post cosi intenso...
RispondiEliminaGrazie a te di averlo scritto
anche se fa male leggerlo
come sicuramente ha fatto male scriverlo
perchè tutto ciò è successo veramente
perchè continua ad accadere, in modo diverso...ma continua...
abbraccio
Lieta
Cara Lieta, grazie di cuore per queste tue parole,
Eliminache condivido.
ti abbraccio forte
ciao Fiore
Lisa
Anche io ringrazio Alessandra, perchè questo post era imperdibile. Così sentito, così emozionante... non si può dimenticare non questo! Atrocità e follia che dovrebbero insegnarci ma che vedo purtroppo sempre attuali...
RispondiEliminaTi abbraccio tesoro
Grazie cara Eugenia di esser passata e di avermi lasciato le tue parole, che sai sono importanti per me.
EliminaGrazie ancora, ti abbraccio stretta
Lisa
Ciao Lisa, arrivo qui tramite un link di Alessandra a questo post che ho trovato su FB e...sono stata catapultata in una dimensione completamente inaspettata.
RispondiEliminaAnch'io come te ho letto per anni libri che raccontavano l'accaduto e in ognuno di questi ho lasciato un pezzettino di cuore in lacrime...non bisogna dimenticare, è necessario che i nostri figli sappiano, quando sarà il momento lo racconterò al mio.
Grazie per questo post, grazie infinite.
A presto, Francesca
Cara Francesca, Grazie a te e di cuore per queste tue parole, vorrei raggiungessero i tanti bimbi le tante mamme, ma anche i superstiti ancora in vita perche sapessero che ci ricordiamo di loro, che non muore la memoria che non siamo tutti vuotio dentro. Grazie ancora, ti abbraccio forte
EliminaLisa
Ciao Lisa,
RispondiEliminail 27 gennaio è stato eletto come " giorno della memoria", ma la memoria non deve essere solo quel giorno, ma ogni singolo giorno della nostra vita.
La gente non dovrebbe dimenticare, non dovrebbe rinnegare, non dovrebbe rifiutare di ammettere la verità.
Sono passati 70 anni, sembrano tanti, ma sono così pochi, ed il dolore di un intero popolo è ancora fortissimo.
Il mio ricordo và a tutti coloro (e sono davvero troppi) che putroppo non ce l'hanno fatta, il mio ricordo ed il mio abbraccio và a coloro che miracolosamente sono sopravvissuti a queste atrocità ma che si sono portati per sempre la morte nel cuore.
Il mio ricordo, e il mio più sincero ringraziamento, và a chi ha combattuto per la libertà, a chi ha creduto in un'Italia ed un mondo migliore!
a tutti loro và il mio ricordo che vive ogni giorno, e vivrà nei miei figli, è una promessa che faccio.
Ringrazio chi fà qualsiasi cosa affinchè tutto questo non venga dimenticato, è davvero importante.
grazie Lisa perchè anche tu, nel tuo piccolo, hai fatto tanto
un abbraccio con affetto e sincera gratitudine!
Ecco Fra, vedi io sono in ufficio e ti leggo e non so trattenere l'emozione...grazie davvero di cuore per queste tue parole, per me sono così importanti, sottoscrivo ogni tuo pensiero. Che emozione mi hai dato, non ce la posso fare...
Eliminaun abbraccio forte
Lisa